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Battaglia vinta per Emo Gruppioni: si inaugura l'ascensore che gli permetterà di uscire di casa

Grazie al sostegno di Confabitare il 18 maggio alle 11 l’impianto entra in funzione

di Redazione

Emo Gruppioni può finalmente scendere al piano terra utilizzando l'ascensore. Confabitare che ha sostenuto giorno dopo giorno la sua battaglia comunica che quel mezzo tanto familiare a tutti noi, per l'anziano disabile bolognese sembrava un'utopia ma è realtà. «Una conquista che pensavamo impossibile visti tutti gli ostacoli che abbiamo avuto, partendo da chi non lo voleva alle difficoltà burocratiche legate al 110% e alle svariate porte in faccia che avrebbero fatto arrendere chiunque, anche me, se non avessi avuto l'aiuto di tanti a partire da Confabitare». Commenta così Elisa Gruppioni, figlia di Emo.

Agevolati anche ascensori con dimensioni ridotte
Il suo caso ha creato un precedente giuridico, in quanto finora non si sapeva che anche gli ascensori in deroga, ovvero con dimensioni ridotte rispetto alla legge 13 del 1989, potessero rientrare nell'abbattimento barriere architettoniche. Emo, benché molto malato, non ha mai perso la voglia di scherzare tanto che quando non c'era ancora nessuna certezza circa l'installazione dell'ascensore, scendendo dall'ambulanza e facendosi accompagnare nella sua abitazione al terzo piano del suo palazzo da due volontarie che lo sostenevano sulla carrozzina, aveva invitato i giornalisti e i suoi sostenitori per un brindisi, qualora l'ascensore sarebbe stato installato. Quel giorno è finalmente arrivato.

Le reazioni
«Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato perché era un caso difficile sotto tanti aspetti, dunque le possibilità di fallimento esistevano - commenta Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare - Coi nostri professionisti abbiamo affrontato ogni singolo passaggio, pretendendo chiarezza, fino ad arrivare al risultato di oggi. Confabitare ha 50mila iscritti in tutta Italia, le esigenze sono tante e di conseguenza anche i servizi che proponiamo alle persone. Supportiamo i nostri soci in ambiti che vanno anche molto oltre le problematiche tecniche della casa in senso stretto». Elisa Gruppioni estende i ringraziamenti al rapper J.Ax, alle istituzioni a partire dai due sindaci di Bologna che hanno chiamato personalmente il padre per informarlo sulla fattibilità, e alla stampa, che ha dato spazio al suo caso.