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Da Confabitare una lettera a De Micheli: un tavolo di concertazoni per affitti abitativi

Confabitare – Associazione Proprietari Immobiliari ha inviato una lettera, firmata dal presidente Alberto Zanni, al ministro De Micheli per far partire un tavolo di concertazione sindacale sulle locazioni ad uso abitativo.

La “chiusura”, per oltre due mesi, delle principali attività del Paese ha infatti comportato, per molte famiglie, l'interruzione nel pagamento degli stipendi. Ma il rischio, si legge nella lettera, è che la sempre più scarsa disponibilità economica delle famiglie - come anche il ritardo nell'erogazione della cassa integrazione - rischi di far esplodere la situazione dei contratti di affitto, dato che nei prossimi mesi saranno sempre di più le famiglie impossibilitate ad adempiere, con la conseguenza che tutto ciò graverà su molti proprietari che non percepiranno più l'affitto e, loro volta, si trovano in difficoltà a far fronte ai propri impegni.

«Noi di Confabitare - si legge nella lettera - riteniamo sia necessario convocare con urgenza, da parte del MIT, il tavolo di concertazione sindacale fra tutte le Organizzazioni della proprietà edilizia e dell'inquilinato maggiormente rappresentative a livello nazionale, affinché si possa valutare la situazione generale e si proceda all'aggiornamento ed alla revisione della Convenzione Nazionale sottoscritta in data 25 ottobre 2016 – con lo scopo di:
1) adeguare l'Accordo Nazionale alla mutata situazione economica e sociale a seguito dell'emergenza Covid-19;
2) prevedere nuove forme d'incentivazione alla sottoscrizione dei contratti di locazione agevolati (c.d. 3+2), con particolare riferimento alle modalità di calcolo delle fasce di oscillazione del canone;
3) definire le modalità ed i termini di rinegoziazione dei contratti agevolati (c.d. 3+2) in essere, attraverso la rimodulazione economica degli stessi, per allinearli ai nuovi parametri di cui al punto “2”;
4) definire le modalità ed i termini per una modifica dei contratti di locazione ordinari (c.d. 4+4) in contratti di locazione a canone agevolato (c.d. 3+2), così da consentire alle parti di poter superare la fase di crisi, prevenendo contenziosi e sfratti;
5) definire le modalità ed i termini di revisione dei contratti di locazione ad uso transitorio e dei contratti di locazione per studenti universitari, sia al fine di regolare un comparto nel quale il sommerso è ancora eccessivo, sia per risolvere le problematiche emerse con il Decreto “resto a casa” e l'impossibilità di fruire dei locali affittati, pur dovendo far fronte agli oneri pattuiti;
6) definire le modalità ed i termini di gestione, a livello sindacale, del problema connesso agli affitti in sofferenza, sia al fine di prevenire possibili problematiche sociali, che per prevenire un eccessivo ricorso agli sfratti, con le gravi conseguenze facilmente immaginabili.
7 )Valutare la possibilità di definire alcune clausole “standard” inderogabili che dovranno essere inserite negli Accordi Territoriali a livello locale, così da poterli applicare - in questo periodo di emergenza – in modo conforme al nuovo Accordo Nazionale oggetto del richiesto tavolo di concertazione».

La lettera si conclude con la richiesta di un incontro in videoconferenza, con chi sarà incaricato dal ministro.