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A Firenze i 25 anni dell’Anaci con l’impegno al patto Amministratori-Comuni

dalla Redazione


Già nei saluti di Silvia Burchielli, presidente di Anaci Toscana, di Francesco Burrelli, presidente nazionale Anaci, e dell'assessore al Bilancio del Comune di Firenze Federico Gianassi, è emersa la consapevolezza della necessità di creare rapporti organici e forti tra amministrazioni comunali e mondo condominiale, nell'interesse generale delle città, anche approfittando degli strumenti normativi già esistenti. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha voluto ricordare che “L'Anaci riesce a interloquire con le associazioni: siate consapevoli di rappresentare un voce molto importante per il bene comune”
Dopo l'intervento del sostituto procuratore generale di Milano, Giulio Benedetti, che ha sottolineato il ruolo sociale dell'amministratore che sorregge la necessità delle sue decisioni urgenti quando per esempio l'incolumità dei cittadini lo richieda, Gianandrea Chiesi, magistrato addetto al massimario della Cassazione, ha affrontato il tema degli atti fatti dall'amministratore in regime di prorogatio o revocato: «La riforma del 2012, articolo 1129, comma 6 del Codice civile, dà rilievo all'amministratore di fatto e consente di risolvere positivamente la domanda sulla validità di quegli atti, dato che l'amministratore in regime di proroga o revocato comunque esercita l'attività a maggior ragione».
Stefano Riccio, magistrato del Tribunale di Napoli, ha spiegato che non bisogna meravigliarsi se la legge riconosce al singolo condomino una legittimazione processuale per tutelare i propri diritti. Mentre Giacomo Rota, giudice del Tribunale di Milano, ha segnalato una recente ordinanza di Cassazione (la 24876/19) con cui è stato posto alle Sezioni unite una questione fondamentale: «Tutti chiedono certezze e questa ordinanza ha il merito di porre attenzione a tre questioni centrali. La prima è il rapporto tra decreto ingiuntivo e impugnazione della delibera che lo ha deciso. Una sentenza del 2007 aveva sbarrato la strada alle impugnazioni, tranne il caso della nullità assoluta della delibera. Ma è ancora così?».
A una domanda del moderatore della prima sessione, Luca Santarelli, sulla necessità di una formazione specifica dei magistrati sul condominio ha risposto in particolare Stefano Riccio: “La possibilità di vari gradi di giudizio permette di rimediare agli errori. Ma l'auspicio è però che tutta la magistratura si formi sui temi condominiali”.

Il rapporto con i municipi
Il presidente di Cna Firenze, Giacomo Cioni, ha ricordato la forza e dell'associazione e la vocazione di assistenza al cittadino dell'associazione e delle imprese artigiane.
Francesco Burrelli ha ricordato che la prima volta che si è parlato di sostenibilità era il 1987 e la norma del Codice civile nasce dall'esperienza del Paes: “Non conoscendo il Paes, piano d'azione per l'energia sostenibile, i sindaci sono carenti. E se non dialogano con i quartieri non di proprietà pubblica finiscono con il basare basano la loro politica solo sulla sensibilità degli uffici. Come è possibile affrontare il tema del risparmio energetico a livello di singolo?”. I municipi, ha detto Burrelli, dovrebbero abituarsi a dialogare con gli amministratori di condominio invece di fare solo controlli: «Si propone quindi di intersecare le conoscenze e le attività degli amministratori, anche per censire il territorio e i professionisti che ci lavorano, per esempio anche fornendo i dati delle anagrafi condominiali per intercettare tipologie ed esigenze dei nostri condòmini. Quando un amministratore chiede sicurezza non può restare senza risposta. E l’utilità di un rapporto costante è reciproca».
Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e coordinatore città medie Anci, ha raccontato l'esperienza: “Abbiamo chiesto ai cittadini, ottenendo mille contributi, cosa volessero nella nuova città dagli strumenti urbanistici che stiamo elaborando. Ma puntiamo sugli incentivi, a consumo di suolo zero, migliorando il patrimonio esistente stimolando i privati ad agire in questo senso. Pr questo è prevista la riduzione degli oneri di urbanizzazione (sino al 70%) per chi realizza l'efficientamento energetico e antisismico (dove si arriva a un incremento della sul del 10%, quindi edificando in più). Ad Arezzo, ha continuato Ghinelli, abbiamo procediamo a politiche più capillari proprio perché in una città media questo è fondamentale.
La palla è quindi tornata a Federico Gianassi: «Il Comune lavorerà sulla conformazione del territorio e qui il confronto con gli amministratori può essere utilissimo, come sul tema della sostenibilità ambientale».Di grande importanza, ha poi sottolineato Gianassi, è il piano del quinquennio dopo il programma di mandato: «Qui è determinante il contributo del mondo associativo sulla formazione delle decisioni dell’amministrazione pubblica, di cui comunque si assume la responsabilità». Ma è nella realizzazione concreta che l’associazione professionale degli amministratori di condominio può avere un ruolo ancora maggiore, ha detto Gianassi, citando l’esperienza di Anaci con il Comune di Bolzano. «E infine - ha concluso Gianassi - è importantissima l’autorevolezza dell’amministratore di condominio nel trasmettere il messaggio della pubblica amministrazione».
Sulla stessa linea Raffaella Florio, capo dipartimento pianificazione strategica dell’Anci, che ha promesso l'impegno dell'Associazione per indirizzare i sindaci a un rapporto organico con gli amministratori: «Il destinatario dell’azione della pubblica amministrazione è il cittadino, con bisogni molto diversificati:c’è quindi un bisogno estremo di raccoglierli e aggregarli, proprio attraverso l’apporto fondamentale dell’amministratore condominiale, che diventa così un “mediatore porta a porta” tra cittadino e Comune, nella raccolta e nella trasmissione di quella domanda. Non solo: potrebbe anche mappare queste informazioni».
A chiudere la sessione è stato il vicepresidente nazionale Anaci e rappresentante in Italia del Cepi, Leonardo Caruso, ha rappresentato le attività dell'Organizzazione, a partire dalla Carta europea e dalla spinta a un inquadramento europeo della professione.