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Convenzione Anaci-Assofloro per il verde in condominio

dalla Redazione

Sabato 25 Maggio, in occasione del Consiglio Nazionale ANACI di Perugia, Francesco Burrelli, Presidente ANACI e Nada Forbici, Presidente di Assofloro, hanno firmato un Protocollo d'Intesa per avviare attività congiunte di promozione del verde di qualità, di diffusione delle buone pratiche di gestione del verde, di informazione e formazione per Amministratori condominiali rispetto all'importanza del verde ma anche per il consolidamento delle procedure necessarie a definire tutti quei principi in grado di assicurare qualità e al contempo sicurezza, anche al fine di tutelare l'Amministratore e gli abitanti del condominio.
Il Protocollo è frutto della collaborazione consolidata tra Assofloro e ANACI in regione Lombardia dove, ad inizio 2018, nell'ambito della fiera internazionale Myplant&Garden, è stato sottoscritto a livello regionale il primo documento di intesa, tra il Presidente ANACI Lombardia Renato Greca e la Presidente Assofloro Lombardia Nada Forbici.
Assofloro da Aprile 2019 è diventata associazione nazionale, con possibilità di agire ed aggregare realtà della filiera del verde e del florovivaismo su tutto il territorio italiano e, come per altre filiere, anche con ANACI è emersa l'esigenza di strutturare una collaborazione su tutto il territorio nazionale.
In Italia, oggi, è ancora poco considerata l'importanza del verde di pertinenza dei condomini, un capitale naturale che, se riqualificato e incentivato, potrebbe portare importanti benefici all'ambiente e una maggiore vivibilità delle città. In Italia il 70% della popolazione vive in condominio. Il nostro Paese è infatti uno dei primi al mondo per la diffusione della proprietà condominiale: si stima che ben 15 milioni di famiglie vivano in 1 milione e 200 mila palazzi condominiali, il 10% degli edifici totali presenti sul territorio nazionale. Un patrimonio importante, oltre che in termini numerici, anche dal punto di vista economico e con ricadute significative per l'ambiente.
Il costante aumento di polveri sottili nelle nostre città sta diventando un problema serio per la salubrità dell'aria con peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Si è calcolato che la vegetazione urbana può abbattere fino al 3% di CO2 emessa dal traffico delle automobili. Gli alberi possono ridurre la temperatura dell'ambiente da 1 a 3 gradi centigradi, determinando un risparmio energetico per il raffreddamento e riscaldamento degli edifici fino al 30-40%. E ancora, la vegetazione urbana rimuove dall'atmosfera fino a 161 kg l'anno di PM10. La riqualificazione del verde condominiale può giocare quindi un ruolo fondamentale, ed iniziative come il Bonus Verde, che ha lo scopo di incentivarla, vanno in questa direzione.
Il verde cittadino privato non deve essere considerato “di serie B”, perché entra insieme a quello pubblico a far parte della cosiddetta “foresta urbana”, cioè l'insieme di tutti gli alberi e le aree verdi all'interno della città, un sistema di che comprende parchi, giardini, alberature stradali, in grado di fornire importanti servizi ecosistemici e che costituisce una vera e propria rete verde che collega le città con le campagne circostanti rivestendo pertanto l'importante ruolo di corridoi ecologici.
In quest'ottica è di fondamentale importanza valorizzare e riqualificare il patrimonio naturale rappresentato dagli spazi verdi condominiali, che può rappresentare un fattore di riequilibrio rispetto al consumo energetico e all'inquinamento.