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Uppi: no al governo tecnico

dalla Redazione

«L'U.P.P.I. intende esprimere la propria contrarietà alla nomina di un Governo tecnico da parte del Presidente della Repubblica e auspica che le forze politiche si accordino per dare vita ad un Governo che rispetti la volontà degli italiani così come emersa dalle elezioni per il Parlamento. In alternativa, ritiene preferibile che si rimetta nelle mani degli italiani la decisione su chi debba guidare per i prossimi anni il Paese». Questo, in sintesi, il comunicato firmato dal presidente dell’Associazione, Gabriele Bruyère.
«L'U.P.P.I. - si legge nel comunicato - intende anche manifestare ogni preoccupazione su quanto dichiarato dal Fiscal Monitor del Fondo Monetario che ritiene una priorità, per il nostro Paese, il risanamento dei conti pubblici, da realizzare tassando proprietà immobiliare e risparmi e introducendo una super-patrimoniale per restare in Europa.
Tali direttive sarebbero la priorità di un eventuale Governo tecnico il quale ricalcherebbe le orme del già fallimentare governo Monti, responsabile di aver aumentato la tassazione sulla casa da 9 a 25 miliardi di euro, con l'introduzione dell'IMU. Ricordiamo che il settore immobiliare, e l'indotto al quale esso fa riferimento, è in forte crisi soprattutto a causa della tassazione, che ha ormai raggiunto livelli insostenibili e che ha trasformato la proprietà immobiliare, da piccolo salvadanaio degli italiani, a fardello economico sempre più difficile da sopportare. Un alleggerimento di tale imposizione e non, dunque, un suo inasprimento, così come indicato dal Fondo Monetario, consentirebbe a questo settore di riacquistare spinta e di giovare all'economia del Paese intero».
Di questi argomenti e di altri discuteranno i piccoli proprietari durante l'Assemblea Nazionale del 12 maggio a Treviso.