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Accordo Confedilizia per i contratti di affitto «concordati» a Conegliano

dalla Redazione

È stato depositato ieri, presso il Comune di Conegliano, l'accordo tra Confedilizia e le altre organizzazioni dei proprietari e degli inquilini.
Nello scenario attuale ove la proprietà è gravemente oppressa dalla tassazione, che in alcuni casi come accertato da Confedilizia ha superato la rendita dell'immobile, e gli inquilini non riescono a pagare l'affitto, le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini hanno rivisto ed aggiornato l'accordo territoriale del Comune di Conegliano, vigente dal lontano 15 ottobre 2004.
Il nuovo accordo, che annulla e sostituisce tutti i precedenti, è stato sottoscritto oggi dal Presidente dell'Associazione della Proprietà Edilizia - CONFEDILIZIA TREVISO Geom. Marcello Furlan, dai Presidenti provinciali di U.P.P.I. Avv. Marzio Bolondi, di A.P.P.C. Geom. Luciano Benucci, di A.S.P.P.I. Avv. Andrea Gatto, di CONFABITARE Avv. Francesco Marini, di CONFAPPI Dr.ssa Ines Durante e dai responsabili dei sindacati inquilini: per il SUNIA Dr.ssa Alessandra Gava, per il SICET Danilo Marangon, per l'UNIAT Mario Tozzato.
I proprietari e gli inquilini di abitazioni situate nel Comune di Conegliano saranno, ora, più incentivati nello stipulare contratti di locazione con il cosiddetto “canale agevolato”, che permettono di ottenere agevolazioni fiscali ad entrambe le parti; naturalmente è sempre possibile stipulare anche contratti di locazione ad uso transitorio.
L'art. 8 della legge 431/98 prevede, infatti, che i contratti di locazione stipulati con le caratteristiche dell'accordo raggiunto tra le locali organizzazioni dei proprietari e degli inquilini, permettono di usufruire dei seguenti benefici: ulteriore riduzione del 30% del reddito imponibile, riduzione del 30% della base imponibile per l'imposta di registro, aliquota IMU ridotta, detrazione Irpef per gli inquilini che appartengono a determinate fasce di reddito.
Il proprietario/locatore che opta -viceversa- per l'applicazione della cedolare secca sul reddito derivante dalla locazione di immobili a canone agevolato, versa un'imposta del 10% (sui contratti cosiddetti “liberi” l'aliquota è fissata al 21%).
Per rivedere il precedente accordo, risalente ad ottobre 2004, sono stati presi in esame alcuni dati relativi al territorio comunale (superficie, popolazione, sviluppo urbanistico, perimetrazione) e suddiviso lo stesso in tre zone:
Zona A centrale pregiata;
Zona B semicentrale;
Zona C periferica;
I contratti di locazione che saranno stipulati utilizzando questo canale, avranno un canone che dovrà essere compreso tra valori, previsti nell'accordo, che tengono conto della zona dove è collocato l'immobile, delle caratteristiche dell'immobile stesso, della data di costruzione o di effettuazione di interventi di ristrutturazione, completo restauro o manutenzione straordinaria dell'unità immobiliare.
Il canone dovrà essere determinato moltiplicando la superficie convenzionale dell'alloggio, calcolata sulla base di determinati parametri, per un valore al metro quadrato per anno, che varia nella Zona A dai 98 euro ai 21 euro, nella Zona B dagli 88 euro ai 15 euro, nella Zona C da 79 euro ai 14 euro.
Entro tali valori le parti contraenti determineranno il canone di locazione.
È stato fatto un buon lavoro, ha dichiarato il Presidente dell'Associazione della Proprietà Edilizia - Confedilizia Treviso, Geom. Marcello Furlan, frutto anche di un'esperienza maturata tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini, che da decenni operano in Provincia, con un puntuale lavoro di dialogo e confronto, con l'obiettivo di tutelare gli interessi dei propri associati alla luce anche della situazione economica e generale attuale.
È importante che proprietari ed inquilini utilizzino questo canale per la stipula dei contratti di locazione, che permette di ottenere, agli inquilini un canone ridotto ed ai proprietari una sorta di compensazione con le agevolazioni fiscali.
I contratti che saranno stipulati con l'assistenza, peraltro facoltativa, delle organizzazioni della proprietà e degli inquilini, garantiranno -inoltre- una minor conflittualità, come si è già riscontrato negli ultimi anni, riducendo il numero dei contenziosi.
Proprietari ed inquilini potranno rivolgersi alle rispettive associazioni per valutare le rispettive convenienze fiscali per tali tipologie contrattuali.
Treviso, lì 19 febbraio 2016